il Parc Guëll della Toscana
Il Giardino dei Tarocchi è un originale parco tematico in Maremma, immerso nella campagna toscana di Capalbio (GR), dove l’arte incontra la spiritualità. Voluto dall’eclettica artista francese Niki De Saint Phalle, l’intero giardino di sculture si ispira al gioco dei tarocchi, in particolare agli arcani maggiori dei tarocchi, ed è popolato da grandi sculture colorate che ne riproducono le figure in chiave postmoderna.
Inaugurato nel 1998 dopo quasi vent’anni di lavori, il Giardino dei Tarocchi di Capalbio è un’attrazione unica, che coniuga arte, occultismo, architettura e paesaggio. Ogni anno richiama migliaia di visitatori da tutto il mondo, desiderosi di ammirare le imponenti sculture tra i sentieri di questo parco-museo open air.
Storia del Giardino dei Tarocchi
L’idea di un giardino esoterico di arte contemporanea popolato dalle figure dei tarocchi prese forma nel 1979, quando Niki De Saint Phalle acquistò i terreni a Capalbio su cui sarebbe poi sorto il parco. Niki De Saint Phalle trovò l’ispirazione durante la sua visita al Parque Guell dell’architetto catalano Antoni Gaudí a Barcellona, poi ulteriormente ispirata dalla sua visita al giardino di Bomarzo.
Inizio dei lavori
L’ artista iniziò quindi a lavorare a questo spazio e alle sculture dedicate agli arcani maggiori dei tarocchi, creando imponenti figure di grandi dimensioni con una struttura in acciaio ricoperta di mosaici a specchio o con colori intensi.
Considerando il Giardino come il sogno magico e spirituale della sua vita, Niki de Saint Phalle ha dedicato più di diciassette anni alla creazione di ventidue imponenti figure realizzate in acciaio e cemento, rivestite di vetri colorati, specchi e ceramiche. Durante questo processo, ha collaborato con operai specializzati e un team di artisti e nomi famosi nel campo dell’arte contemporanea, tra cui Rico Weber, Sepp Imhof, Paul Wiedmer, Dok van Winsen, Pierre Marie, Isabelle Le Jeune, Alan Davie, Marina Karella e soprattutto suo marito Jean Tinguely, che ha creato le strutture metalliche delle enormi sculture e ha integrato alcune di esse con i suoi assemblaggi semoventi di elementi meccanici in ferro.
Anche Ricardo Menon, amico e assistente personale di Niki de Saint Phalle, e Venera Finocchiaro, ceramista romana, hanno contribuito all’opera. Le sculture più piccole del Giardino, come la Temperanza, gli Innamorati, il Mondo, l’Eremita, l’Oracolo, la Morte e l’Appeso, sono state create a Parigi con l’aiuto di Marco Zitelli e successivamente prodotte in poliestere da Robert, Gerard e Olivier Haligon.
Il padiglione di ingresso, progettato dall’architetto ticinese Mario Botta in collaborazione con l’architetto grossetano Roberto Aureli, è un solido muro di recinzione con una grande apertura circolare al centro, che funge da soglia netta tra il Giardino e la realtà quotidiana.
Ultimazione dei lavori
La realizzazione del Giardino dei tarocchi ha richiesto un enorme lavoro di impianto e quasi due decenni di impegno per essere completata, oltre a una spesa di una decina di miliardi di lire, interamente finanziata dall’autrice stessa.
La prima statua ad essere completata fu quella de Il Diavolo nel 1986. L’ultima, de I Tre Mondi, venne terminata nel 1999. Nel 1998 il parco artistico fu aperto al pubblico, diventando subito una popolare attrazione turistica.
Le sculture degli arcani
I sentieri del Giardino dei Tarocchi conducono i visitatori attraverso le 22 enormi sculture, ognuna raffigurante un arcano maggiore dei tarocchi secondo l’interpretazione personale dell’artista.
La prima statua è quella del Mago, un’enigmatica figura seduta davanti ad un tavolo, alta oltre 15 metri. A seguire si incontrano la Papessa, l’Imperatrice, l’Imperatore e il Papa, quest’ultimo rappresentato come un cupo guerriero anziché come una figura religiosa.
Lungo il percorso si ammirano poi il Carro trionfale trainato da draghi, la Ruota della Fortuna che gira su se stessa, l’Eremita con in mano una lanterna, e la Forza, una donna che domina pacificamente un leone. Tutte le sculture sono imponenti, fino a 15-17 metri di altezza.
Particolarmente scenografica è la Morte, uno scheletro innalzato su un cavallo alato. L’ultimo arcano raffigurato è I Tre Mondi, con tre figure femminili che rappresentano il cielo, la terra e l’acqua.
Il parco e le altre aree
Oltre alle statue, il Giardino dei Tarocchi è un vero e proprio percorso artistico in un parco di 12 ettari, con sentieri, prati e vegetazione mediterranea. Si incontrano fontane, mosaici, specchi d’acqua e piacevoli punti di sosta panoramici in sinuose panchine.
Sono presenti anche aree con installazioni dedicate agli elementi, come il Bosco della Sfinge raffigurante l’aria, il Lago dell’Uroboro che rappresenta l’acqua e la Casa del Drago simbolo del fuoco.
La Casa del Vento ospita inoltre un’esposizione permanente di opere dell’artista, tra quadri, litografie e sculture, che illustra il suo personalissimo percorso artistico.
Informazioni e orari per visitare il Giardino dei Tarocchi a Capalbio
Il Giardino dei Tarocchi di Capalbio di Niki De Saint Phalle è aperto da aprile a ottobre, da lunedì alla domenica. Il biglietto di ingresso costa 12€ ed è consentita la visita guidata su prenotazione. Il parco si trova in località Garavicchio, a 5km da Capalbio, ed è facilmente raggiungibile in auto o con bus di linea dalla stazione di Orbetello.
La visita a questo fantastico giardino-museo open air è un’esperienza unica nel panorama artistico italiano. Un’occasione imperdibile per ammirare il bellissimo parco e queste geniali sculture alte fino a 17 metri. Una sorta di percorso ricco di significati simbolici, occultismo, mito e natura. Prendetevi una pausa magica in questo spazio onirico e immergetevi nella luce del vivace mondo creativo di Niki De Saint Phalle.